
LE ASSAGGIATRICI
Autunno 1943. La giovane Rosa, in fuga da Berlino colpita dai bombardamenti, raggiunge un piccolo paese isolato vicino al confine orientale. Qui è dove vivono i suoceri e dove il marito, impegnato al fronte, le ha scritto di rifugiarsi in attesa del suo ritorno.
Rosa scopre subito che il villaggio, apparentemente tranquillo, nasconde un segreto: all’interno della foresta con cui confina, Hitler ha il suo quartier generale, la Tana del Lupo. Il Führer vede nemici dappertutto, essere avvelenato è la sua ossessione. Una mattina all’alba Rosa viene prelevata, assieme ad altre giovani donne del villaggio, per assaggiare i cibi cucinati per lui. Divise tra la paura di morire e la fame, le assaggiatrici stringeranno tra loro alleanze, amicizie e patti segreti.
Rosa, la berlinese, fatica a farsi accettare. Ma quando finalmente vince la diffidenza verso di lei, accade qualcosa che la farà sentire in colpa. Un ufficiale delle SS, contro ogni razionalità e a dispetto di sé stessa, risveglia in lei l’amore. O forse il semplice bisogno di sentirsi viva, nonostante tutto.
Il film è tratto dall’omonimo bestseller di Rosella Postorino vincitore del premio Campiello nel 2018.
Il libro è ambientato nel 1943, in Germania, e si ispira a una storia vera, quella di Margot Wolk, l’ultima assaggiatrice dei pasti di Adolf Hitler.
Genere: Drammatico
Regia: Silvio Soldini
Attori: Elisa Schlott, Max Riemelt, Alma Hasun, Emma Falck, Olga Von Luckwald
Durata: 117 Min
Critica: Uscito nel 2018 per Feltrinelli, Le assaggiatrici è il romanzo di Rosella Postorino diventato un fenomeno editoriale, portando la sua autrice a vincere il Premio Campiello e il Premio Rapallo Carige. La trama è incentrata su Rosa Sauer, una donna di 26 anni che vive nella Germania nazista guidata da Hitler che, dopo essere stata costretta a trasferirsi nel paese e nella casa dei suoceri, viene scelta da alcuni ufficiali delle SS per entrare a far parte della squadra di donne incaricate di assaggiare i cibi destinati a Adolf Hitler per evitare qualsiasi tipo di avvelenamento. La sua situazione si complica quando, nella caserma dove Rosa deve consumare tutti i suoi pasti, arriva un nuovo comandante delle SS, noto per la sua severità, che con Rosa inizierà una relazione del tutto inaspettata. La trama del romanzo, che è tanto avvincente quanto doloroso, non è però del tutto frutto dell'immaginazione dell'abile scrittrice, ma si ispira alla vera e incredibile storia di Margot Wolk, come sottolineato anche dal New York Times.
La donna, che all'uscita del romanzo era già deceduta, ha tenuto segreta la sua storia per gran parte della sua vita, finché, a causa di un'intervista rilasciata con un giornale della sua città, non ha rivelato di essere stata un'assaggiatrice di Hitler insieme ad altre 14 donne. Nel 1941, Margot aveva esperienza come segretaria quando, a causa della guerra, fu costretta a trasferirsi nella città di Grosse-Partsch (che oggi è Parcz, nel nord della Polonia), per vivere insieme alla suocera. La casa della donna si trovava a non più di tre chilometri da Wolfsschanze, la Tana del Lupo, dove si trovava il quartier generale di Hitler sul fronte orientale. Dal momento che c'erano notizie riguardo un tentativo da parte degli alleati di uccidere Hitler avvelenandone i pasti, Wolk e le altre 14 donne vennero assunte per "provare" i cibi destinati a Hitler e, nel caso, per morire al posto suo. In un'intervista in tedesco allo Spiegel, riportata da ABC News, la donna ricordò che durante i suoi pasti "non c'era mai carne, dal momento che Hitler era vegetariano. Il cibo era buono, estremamente buono, ma noi non riuscivamo a godercelo"
D’altra parte, come avrebbero potuto? Costrette a mangiare tutto quello che veniva messo nei piatti davanti a loro, le donne sapevano che ogni boccone poteva essere quello fatale, quello che avrebbe preso la loro vita, salvando quella del leader del Terzo Reich. Una volta che le assaggiatrici avevano completato i loro pasti, avendo così provato che il cibo era sano e poteva essere consumato, questo veniva portato a Hitler in persona, che Wolk e le altre assaggiatrici non hanno mai incontrato. Sebbene la Wolk non abbia mai parlato di aver avuto una relazione con un comandante, è altresì vero che fu proprio uno di loro a metterla su un treno per Berlino prima che l'esercito sovietico facesse irruzione. Fu questo a salvare la vita a Margot Walk, l'unica delle quindici assaggiatrici di Hitler a sopravvivere. TORNA ALLA HOME PAGE