
MOON IL PANDA
Moon Il Panda, il film diretto da Gilles de Maistre, è ambientato in Cina, dove il dodicenne Tian viene mandato con la sorella a stare con la nonna sulle montagne del Sichuan.
Mentre ci si aspetta che studi per soddisfare le grandi aspettative del padre, Tian preferisce avventurarsi nella rigogliosa foresta circostante.
Lì, fa un incontro sorprendente con Moon, un cucciolo di panda.
Con il passare dei giorni, si sviluppa tra loro un legame intenso e segreto sotto lo sguardo divertito della nonna. Ma i due migliori amici vengono separati dopo che Tian è costretto dal padre a tornare in città.
Quando Tian scopre che Moon deve essere trasferito in un posto più sicuro, intraprende un viaggio avvincente per dire un ultimo addio al suo amico peloso.
Genere: Avventura, Family
Regia: Gilles de Maistre
Attori: Liu Ye, Noé Yé, Nina Ye, Alexandra Lamy, Sylvia Chang
Durata:100 min
Critica: “MOON il panda” è la storia di Tian, un bambino un po’ solitario, che ha un difficile rapporto con il padre e diventa amico di un panda. Si tratta di un'idea nata nel 2018, durante il tour promozionale cinese di “Mia e il leone bianco”. Un progetto di non facile realizzazione, in primo luogo perché i panda sono una specie protetta e non si sarebbero mai potute realizzare riprese che in qualche modo avessero presentato dei rischi per questa specie.
È la storia di una famiglia che attraversa il delicato tema delle sofferenze dell’infanzia, del peso degli studi, della competitività generata dalla scuola, la mancanza di autostima, la difficoltà a trovare il proprio posto nel mondo e, alla fine, della necessità di evadere in mondi virtuali. Il film esplora anche il tema della comunicazione all’interno della famiglia, in cui è una nonna ad avere il controllo della situazione. Tutti i personaggi compiono un incredibile viaggio di iniziazione, sia i bambini, che il padre e la madre, un viaggio insieme per superare questi problemi. È un viaggio fisico attraverso un magnifico paesaggio cinese, ma anche un viaggio interiore che mira a riunificare questa famiglia.
Questo film affianca mondi contrastanti e riposiziona la natura al centro del concetto di felicità. Il film descrive questo percorso e cerca di creare o di ravvivare l’amore per l’ambiente attraverso un viaggio nella natura, in Cina, nel cuore di Sichuan, dove vivono i panda. Viene creato un contrasto fra la maestosità della natura e l’ansia che dilaga nelle metropoli dominate dai grattacieli.
Che cosa c’è in questo piccolo panda che Tian non trova negli umani? Per lui il cucciolo di panda, è un essere che non lo giudica. Sviluppa un’amicizia vera con Moon, assumendo un ruolo che gli restituisce valore: lo nutre, lo fa giocare, lo protegge. È un rapporto importante perché sono sullo stesso piano. L’animale gli mostra qualcosa di nuovo, non solo gli dà la sua amicizia ma gli farà capire molte cose. Improvvisamente Tian si interessa agli animali, svolge ricerche sui panda, scopre che la specie è a grave rischio di estinzione e questo accende in lui la passione per la natura e il desiderio di preservarla.
Questo è il quarto film del regista basato sugli animali e parte da un dato: per molti bambini dell’età di 4 o 5 anni, questi film rappresentano la prima esperienza cinematografica. Di conseguenza, è essenziale che la narrazione non sia didascalica, eviti di divulgare informazioni false, ma soprattutto lasci ai genitori o ai nonni la facoltà di parlare con i bambini del film che hanno visto insieme.
Erano vent’anni che non veniva realizzato un film con un panda. E se si vuol fare un film con un panda, l’unica alternativa è girare in Cina, il solo posto al mondo in cui questi animali vivono nel loro habitat naturale e sono considerati patrimonio nazionale. Il film è stato realizzato con due panda, uno giovane e uno adulto, che hanno interagito senza problemi con l’attore bambino, creando con lui un legame autentico. Il bambino ha creato una connessione immediata con iI panda, stabilendo un’interazione che non ha richiesto un’eccessiva preparazione. Ciò che vediamo sullo schermo è il risultato di un rapporto vero, viscerale, emozionante che non si sarebbe mai potuto ottenere con gli effetti speciali.
L’ambientazione è a Sichuan, nella Cina centrale, intorno a Chengdu, una vasta metropoli. È una regione montagnosa, che ospita le più grandi riserve di panda e in cui le autorità si adoperano per la reintroduzione della specie. Il regista voleva assolutamente girare in questi splendidi ambienti naturali. La produzione ha anche trovato una casa sulle palafitte che in realtà è una sala da tè, ma che hanno trasformato nell’abitazione della nonna. È un set che arricchisce molto il film e fa pensare a una barca che naviga fra le montagne. TORNA ALLA HOME PAGE